C’è un’energia particolare quando i giovani si riuniscono per parlare di rispetto. Un’energia che sa di futuro, di possibilità, di speranza che prende forma concreta.
È questo lo spirito che ha attraversato il Teatro Selinus la mattina del 21 novembre, quando una delegazione di alunni delle classi terze della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo “ Di Matteo”, accompagnati dalle docenti Maria Sillitto, Marica Ardizzone e Maria Teresa Errante, ha preso parte all’incontro cittadino inserito nel progetto “Educare al rispetto, prevenire la violenza”.
Insieme agli studenti di altri istituti di Castelvetrano, i ragazzi del nostro Istituto hanno portato la loro voce, limpida e decisa, scegliendo come frase guida un pensiero che è già un impegno quotidiano:
“Io sono il cambiamento che voglio vedere nel mondo.”
Una dichiarazione che suona come una promessa e come un invito collettivo a farsi presenza consapevole, a partire dai piccoli gesti che rendono più umano il vivere insieme.
L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Castelvetrano, in collaborazione con le associazioni Co.Tu.Le.Vi. e Palma Vitae, nell’ambito di due giornate dedicate alla sensibilizzazione contro la violenza di genere e alla diffusione della cultura del rispetto e della parità.
Una cornice pensata per cittadini, famiglie, scuole e associazioni: perché educare al rispetto non è un compito isolato, ma un percorso corale, una responsabilità condivisa che si costruisce a più voci.
Finanziato dall’Assessorato Regionale alla Famiglia, il progetto ha rappresentato un momento prezioso per fermarsi e riflettere, insieme, sulla necessità di prevenire la violenza partendo dalle parole, dalle relazioni, dall’ascolto reciproco.
Un momento per ricordare che il rispetto non è solo un valore da trasmettere: è un modo di stare al mondo, un seme da coltivare ogni giorno, nelle aule come nelle piazze, nelle famiglie come nei luoghi della cultura.
E così, in un teatro che è diventato per qualche ora una casa aperta, i nostri studenti hanno dimostrato che la scuola non è soltanto un luogo di apprendimento, ma un laboratorio di vita.
Un luogo dove si impara che il cambiamento non arriva da fuori: nasce da ciascuno di noi.
È stato sottolineato, dalla Dirigente Vania Stallone, come il rispetto rappresenti la radice di ogni convivenza civile: educarlo significa costruire comunità più forti e più giuste, nelle quali ciascun ragazzo e ciascuna ragazza possano crescere liberi e protetti.
Nota informativa I.C. Di Matteo
La docente Vicaria
Maria Daria Calderone
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