Si comunica che, per l’intera giornata del 22 settembre 2025, le organizzazioni sindacali CUB, SGB, ADL Varese, con adesione di CUB SUR, e USB, con adesione USB PI, hanno proclamato uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private. Per la medesima intera giornata del 22 settembre 2025, le organizzazioni sindacali CSLE, CONALPE e CONF.SAI. hanno proclamato uno sciopero nazionale del personale docente e ATA del Comparto Istruzione e Ricerca.
Lunedì 22 settembre 2025
SCIOPERO NAZIONALE GENERALE E GENERALIZZATO
Per fermare il genocidio in Palestina In solidarietà col popolo e la resistenza palestinese Per supportare la Global Sumud Flotilla in viaggio per Gaza, rompere l’assedio e portare aiuti umanitari alla popolazione Dopo quasi due anni in cui, nella Striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha ucciso oltre 70.000 persone [in gran parte donne e bambini], distrutto l’85% delle strutture civili [comprese scuole e ospedali] e ridotto la popolazione alla fame, impedendo l’arrivo degli aiuti umanitari, oggi Israele, attraverso la cosiddetta operazione di terra, vuole completare la pulizia etnica e proseguire nella pratica del colonialismo di insediamento, massacrando, deportando e espellendo i Palestinesi da Gaza e dalla Cisgiordania. Il governo Netanyhau non ha agito da solo, ma è stato supportato da USA, UE e dal governo italiano. Quando Israele ha bombardato altri stati sovrani [Libano, Yemen, Siria, Iran, Qatar,…] le cosiddette “democrazie occidentali” hanno mantenuto un assordante silenzio e proseguito, come se non stesse accadendo nulla, le relazioni diplomatiche, militari e commerciali. Solo la mobilitazione popolare può fermare questa barbarie. Il 22 settembre saremo in tutte le piazze italiane per ribadire: Immediato cessate il fuoco Ritiro di Israele da tutti i territori occupati Ingresso degli aiuti umanitari Sostegno alla resistenza palestinese Per l’autodeterminazione del popolo palestinese Il diritto della Global Sumud Flotilla di approdare a Gaza Rottura di tutte le relazioni con Israele Boicottaggio dei prodotti israeliani Contro il riarmo
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